Intraprendere un viaggio in Spagna è sempre una impresa meravigliosa, e può essere una bella occasione per visitare Ávila, una delle più belle città medievali del paese, circondata da splendide mura e culla di grandi personaggi come Santa Teresa de Jesús y Juan de la Cruz.

Ávila dei Cavalieri, Ávila città di Re, è la capitale di una delle nove provincie che formano la regione di Castilla y León. Nasce accanto al fiume Adaja e si trova a solo 113 Km. di Madrid, capitale della Spagna, con la quale comunica perfettamente sia per strada che con il treno.

Un vecchio detto popolare si riferisce a Ávila come “Tierra de cantos y de santos”, terra di pietre e santi, per il rigore della terra: sobria e rocciosa, austera e in linea con la solennità del misticismo e della meditazione e con la durezza della guerra. Città di santi, per la quantità e l’importanza delle figure religiose che ci sono nate.

murallas de ávila lienzo norteLa UNESCO ha dichiarato Ávila “Patrimonio dell’Umanità” riconoscendo la importanza dei suoi monumenti, i tesori di una città che conserva lo spirito castigliano di altri tempi, un posto magico dove convivono il sacro e il militare. La sue mura, le sue chiese, i suoi palazzi…sono il riflesso di un ricco passato del quale sono nate belle tradizioni ancora vive come ad esempio la sua Settimana Santa, nominata dal Governo di Spagna dal 2014 di interesse turistico internazionale.

Ávila, è per i suoi abitanti e per quelli che la visitano la “Gerusalemme Castigliana” per la similitudine geografica con la città di Gesù Cristo.

Dopo gli eventi che si svolgono durante la Quaresima, con mostre, laboratori di musica sacra, conferenze ... le 14 Confraternite che conformano la Settimana Santa de Ávila organizzano 16 processioni spettacolari organizzate dal Venerdì Santo fino a la Domenica di Pasqua, coprendo tutti i giorni della settimana, in alcuni giorni si possono vedere due e tre processioni.

Trentotto immagini religiose, scolpite da grandi artisti, sono accompagnate in processione dalle confraternite, rappresentano, per le strade acciottolate, la Passione di Cristo, seguendo un'antica tradizione che ha le sue radici nel 1540, quando l 'Alto Patronato di Santa Veracruz organizzò la prima delle processioni che avviano la lunga storia della Settimana Santa di Ávila, in cui l'austerità, la meditazione e il silenzio conformano un quadro bellissimo sui marciapiedi della città.

Descrivere le processioni penitenziali è trasmettere le emozioni che rimangono impresse sulla retina degli spettatori che in quei giorni si avvicinano alla città vecchia, luogo di nascita di S. Teresa di Gesù. La lenta camminata dei penitenti e dei costaleros, che portano le immagini sulle sue spalle, è accompagnata della musica delle orchestre della città, creando una atmosfera ineguagliabile, incorniciata dalle mura della città dove si progettano le ombre delle immagini religiose grazie alla suggestiva lice delle candele he portano i penitenti.

Sono giorni di tradizioni e di profonda devozione che possono sempre accompagnarsi da numerosi giri turisti nella città, con i suoi numerosi monumenti e musei, aperti tutto l’anno, e della scoperta della rica tradizione gastronomica abulense che durante la Settimana Santa sforna i migliori dolci e cucina saporiti piatti tipici accompagnati da buon vino della terra e di limonata.

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